Pubalgia

Patologia che generalmente affligge sportivi o particolari classi lavorative, è in sostanza un dolore puntiforme , a volte invalidante, alla regione inguinale.

La diagnosi è essenzialmente clinica ed è basata su test muscolari contro resistenza e sulla palpazione profonda del muscolo. In alcuni casi può essere necessario richiedere esami radiologici aggiuntivi per escludere un’eventuale lesione muscolare (risonanza magnetica) o un interessamento dell’articolazione coxo-femorale (radiografia).

 

Pubalgia
Patologie

Sintomatologia

La sintomatologia può protrarsi per diversi mesi e può essere scatenata da un trauma acuto o da microtraumi ripetuti, responsabili di una contrattura dolente che tende a simulare, per il suo decorso, un problema articolare a carico dell’anca o un male viscerale, che induce il paziente a numerose consulenze internistiche. Il dolore può irradiarsi fino all’inguine. Negli sportivi spesso ne è responsabile la sindrome dell’ileo-psoas.

 

Trattamenti consigliati

Il trattamento è esclusivamente conservativo e si basa su uno specifico massaggio decontratturante degli altri distretti muscolari spesso coinvolti; esercizi posturali e di allungamento; tonificazione selettiva dello psoas e dei muscoli sinergici.

Spesso è importante integrare le terapie in palestra con un ciclo di manipolazioni vertebrali(osteopatia) in grado di risolvere eventuali blocchi articolari a livello del bacino.

 

Letteralmente il termine pubalgia ha un significato vago e impreciso (dolore al pube), per cui in medicina si preferisce parlare di sindrome retto-adduttoria .

Il trattamento riabilitativo per questo tipo di pubalgie ha come obiettivo la normalizzazione delle strutture articolari e miotensive per il ripristino dell’equilibrio funzionale globale del bacino.

La prima fase del trattamento riabilitativo è incentrata sull’eliminazione dei compensi e sul trattamento di eventuali contratture, trigger point e retrazioni muscolari attraverso massaggi decontratturanti, tecar terapia e stretching prolungato dei muscoli accorciati. È opportuno in questa fase iniziare l’attività aerobica il più precocemente possibile (cyclette, ellittica, tapis roulant) perché il dolore pubalgico si riduca.

Successivamente l’obiettivo è stabilizzare il core mediante esercizi di tonificazione e di allungamento  questo porta a creare un muro di compenso che riduce il carico sull’adduttore. Appena il dolore si riduce bisogna focalizzarsi sull’adduttore effettuando esercizi di forza eccentrica direttamente sul muscolo. Una volta che il dolore è scomparso negli esercizi di forza si può iniziare a fare un programma di riatletizzazione.

Esercizio Terapeutico

Esercizio Terapeutico (FKT)

Rieducazione funzionale in palestra mediante lavoro attivo (esercizi) e passivo (mobilizzazione).
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Massaggio Terapeutico

Massaggio terapeutico

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