Il vantaggio è quello di andare a curare direttamente le zone interessate dalle affezioni dolorose (algie) derivanti da artrite, artrosi, sciatica, lombalgia, cervicale, strappi muscolari, ecc. e patologie come la cellulite e l’adiposi ottenendo un rapido risultato.

Per introdurre un farmaco attraverso l’epidermide viene utilizzato un apparecchio di ionoforesi che genera una tensione continua a corrente costante corredato da due piastre in gomma una positiva e l’altra negativa, ricoperte da una superficie assorbente. Sfruttando il principio fisico della migrazione ionica da un polo all’altro, vengono preparati dei farmaci polarizzati contenenti ioni positivi, ioni negativi o entrambi (bipolari), che verranno applicati sulle piastre secondo la loro polarità.
La ionoforesi è in grado di far assorbire alla zona malata un quantitativo di medicinale superiore fino a 100 volte rispetto al medesimo medicinale che venisse assorbito per via orale e quindi per via gastrica. La corrente veicola, una volta distribuito il farmaco e posizionati i due elettrodi atraverso l’ epidermide, il farmaco ionizzato, con gli ioni del farmaco che si spostano in direzione del polo opposto fino al totale assorbimento. Per fare qualche esempio, tra le soluzioni medicamentose e i principi attivi con polarità negativa si segnalano l’acetilsalicilato di lisina, il flumetasone e il diclofenac sodico. Si caratterizzano per polarità positiva l’idrocortisone, il glicole salicilato, il fenilbutazone, il dantrolene e il baclofene; è bipolare, invece, la benzidamina cloridrato.
Come si può facilmente capire, dunque, l’introduzione della ionoforesi nel settore della fisioterapia si traduce in un vantaggio evidente per il paziente, che si avvale di un farmaco efficace e somministrato in maniera per nulla dolorosa. L’introduzione del medicinale attraverso l’epidermide, vale a dire la somministrazione per via transcutanea mediante la corrente galvanica svolge la stessa funzione di un’iniezione priva di ago, con il beneficio che le terminazioni nervose risultano iperpolarizzate. Non solo: gli ioni hanno la possibilità di legarsi a specifiche proteine proto-plasmaticbe, mentre il principio attivo viene introdotto da solo, senza alcun tipo di veicolante od eccipiente. Da notare, inoltre, che viene evitata la somministrazione endovenosa, intramuscolare od orale: insomma, per via sistemica.
È opportuno mettere in evidenza che a proposito della via di somministrazione la via sistemica si segnala per alcune controindicazioni, nel senso che i diversi medicinali presentano il rischio di effetti collaterali che possano colpire i sistemi anatomici e i diversi organi. Il farmaco, infatti, per assicurare un’azione terapeutica valida, deve raggiungere per forza di cose una concentrazione ematica (vale a dire una percentuale di farmaco che gira nel sangue) che assicuri l’efficacia dell’azione. Di conseguenza, nel circolo vascolare sono presenti, oltre al farmaco, anche metaboliti del medicinale che vengono prodotti dal fegato, che l’organismo deve smaltire tramite varie vie, inclusa la via renale.

Non va sottovalutato, inoltre, il danno indiretto che il farmaco provoca sugli altri organi, a causa della modifica delle condizioni in cui essi agiscono. Basti pensare all’apparato digestivo, all’interno del quale diversi medicinali incidono sull’equilibrio acido-base, con risultati non sempre positivi (gastriti determinate dal consumo dei famosi Fans). Ecco perché la ionoforesi in fisioterapia si rivela altamente consigliata. Inoltre, l’applicazione diretta sulla zona da trattare permette di diminuire i tempi terapeutici, facendo regredire i sintomi in minor tempo.

Indicazioni

  • strappi
  • cervicale
  • lombalgia
  • sciatica
  • artrosi
  • artrite

Come si vede, in conclusione, sono davvero numerosi i vantaggi derivanti dall’introduzione della pratica medica della ionoforesi nei trattamenti di tipo fisioterapica. L’assunzione di sostanze pure e l’assenza di qualsiasi tipo di dolore rendono la cura efficace, veloce e piacevole.

L’elettroterapia tramite ionoforesi risulta controindicata per i pazienti con epilessia, mezzi di sintesi metallici, pace-maker, lesioni cutanee ed ipoestesia cutanea, non resta che consigliare l’applicazione di tale trattamento ove possibile: esso, naturalmente, deve essere consigliato e attuato unicamente previa analisi effettuata dallo specialista e dal fisioterapista, che valuterà le condizioni migliori per attuare la ionoforesi nel trattamento di algie, dolori e strappi.


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